Una trilogia tra poesia e prosa. Le poesie sono parole concatenate, ispirate dalle vibrazioni dell’animo. Le poesie sono pillole. Pillole di saggezza. Non è facile trovare in queste una sensibilità così acuta e una lucidità così netta. È proprio da questa unione, dalla equilibrata fusione tra la purezza degli stati d’animo e la razionalità, che nasce la base per una raccolta di versi. Nel secondo volume lo scrittore ci regala atmosfere fresche e oscure allo stesso tempo, riflessioni sulla vita dal punto di vista di chi sta cominciando a viverla. In una raccolta di racconti, odi, lettere, poesie, l’autore afferma come la parola scritta abbia anche bisogno di un supporto visivo. All’interno infatti delle illustrazioni commentano il testo, arricchendolo degli spunti istintivi propri delle arti visive. Un sapore dolce e amaro allo stesso tempo. I piaceri della vita e della morte, in un’opera che sa di essere giusta in tutte le sue forme. Un libro indipendente, ricco di sfondi, per rendere omaggio al pensiero. L’opera ultima, simbolo d’inizio e non di fine, in cui sono raccolte le precedenti, ampliate con un’ampia sezione di inediti.
Nella prefazione al testo Pensieri e Parole – Opera Ultima,Gianni Belfiore, autore delle più belle canzoni di Julio Iglesias, scrive: Tutti parlano di poesia. Tutti si sentono poeti. I veri poeti però, sono pochi. Sono quelli che non sanno di esserlo. Per questi, il loro, è uno stato d’animo naturale, non sentono e non vedono la necessità di farsi chiamare tali, anzi, lo rifiutano. Gli altri, da fuori, per loro fortuna, vedono e sentono quello che sono, li riconoscono. Io ho riconosciuto tra queste righe un poeta, uno scrittore, ed anche se è difficile trovare la saggezza di un adulto in un ragazzo di venti anni, io credo d’averla trovata. Penna personale e maturità da vendere. Sembra quasi avesse vissuto un’altra vita per quello che ha scritto. Per non dimenticare che l’Italia è stata, è, e sarà, terra di poeti, vi auguro una buona lettura.