L’Irriverente

L’Irriverente è un personaggio che nasce e, al momento, vive sulle trasparenze della carta da stampa o per usi grafici, destinata alla produzione di quotidiani, periodici, libri, guide telefoniche, pieghevoli pubblicitari e commerciali, calendari, biglietti da visita, cartoline, passi pure su quella per l’imballaggio, ma mai, lo sottolinea, giusto per non fraintendersi, su quella per usi igienico-sanitari! Leggero, ma incalzante, ironico, seppur spietato, ama chiacchierare di fatti mai accaduti o forse solo dimenticati, di persone conosciute o forse non ancora incontrate, di quello che vorrebbe o immagina soltanto. Si definisce così: Irriverente quanto basta, profondo casomai. Ha da dire e da ridire su tutto e tutti, incurante di qualsiasi pensiero, maldicenza o pregiudizio, e senza il bisogno di nascondersi dietro una maschera o la dichiarata intenzione di rivelare scandali taciuti, ignorati o semplicemente tralasciati. A differenza di molti, non si sveste dei propri panni per indossare quelli di qualcun altro. Si può credere di essere una miriade di cose, non dovendo poi esserne nessuna. In tanti al giorno d’oggi possono vantare di fare gli irriverenti, ma solo uno può esserlo! Tratta argomenti apparentemente di poca rilevanza o spessore, ma cogliendo tra le righe, nasconde molto di più di ciò che si pensa. Cosciente di poter intrattenere un vasto e variegato pubblico, non dice mai cose scontate o non elaborate da una mente brillante, sul modello delle conversazioni di Harvey Fierstein, e con noncuranza, all’improvviso, liquida la questione sociale del momento con poche lapidari e semplici parole, mentre continua a farsi le unghie e a sospirare per quello di cui parla. Il tutto condito con una buona dose di buon gusto. La sua è una penna spontanea, attenta e riflessiva, unica ed inimitabile, ma allo stesso tempo è tagliente, in grado di tracciare grandi solchi. Da due anni per la testata giornalistica M Social Magazine il “mercoledì” cura una rubrica dove fornisce un’ampia visione di ciò che ci circonda, dal mondo dei social a quello della tv, ed è proprio sul mondo dello spettacolo odierno che si concentra conversando di una televisione che, ormai, ha ben poco di gentile da offrire.

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