Roma – venerdì 20 luglio presso il Teatro Tordinona, Via Degli Acquasparta 16, è andato in scena alle ore 19:00, a seguire alle 21:00 la replica, la prima dello spettacolo teatrale L’amore dietro ogni cosa tratto dall’omonimo libro edito dalle Edizioni DrawUp di Simone Di Matteo.
Il libro, già insignito del Premio per la Letteratura durante l’evento “L’arte dice no alla violenza”, organizzato al Centro Espositivo Elsa Morante da A.I.D.E. Nettuno con il Patrocinio di Roma Capitale, è un’opera antologica di racconti, in cui l’autore, con maestria, conduce e trasporta il lettore tra i sentieri e i luoghi dell’amore, verso situazioni d’analisi introspettiva e, talvolta, di disagio interiore.
A proposito de L’amore dietro ogni cosa Simone Di Matteo ha dichiarato: Un libro nasce per essere letto, nella speranza di essere compreso, abbracciato, come si abbraccia una fede. L’ho pensato per dovere, perché le parole d’amore creano impegno. L’ho scritto per voi, perché l’amore si nutre di parole per nascere e mantenersi vivo. Torniamo a parlare d’amore, torniamo a scrivere sull’amore, torniamo a leggerlo, a viverlo, a sognare. Perché l’amore è quel miraggio al quale dobbiamo tener fede sempre, un inno contro la violenza e ogni sorta di discriminazione. Perché l’amore non è prerogativa di nessuno, conduce all’amare, e amare è libertà, senza la quale vivere non avrebbe alcun senso. Perché l’amore è dietro ogni cosa. Non c’è errore se si segue l’amore.
L’adattamento teatrale a cura dello stesso Simone Di Matteo, Barbara Bricca, Gabriele Planamente e Guido Del Vento, regista dello spettacolo, conduce per mano lo spettatore all’interno di una dimensione irreale.
Il protagonista Simon, alle soglie della mezza età, non è ancora riuscito a superare ed elaborare l’abbandono del padre avvenuto durante l’adolescenza. Un padre forte, forse ingombrante, che ha insegnato al figlio che l’amore seppur non basta è al di là di tutto, dietro ogni cosa. Simon reagisce a quest’abbandono rifugiandosi in un fare compulsivo, fino a che arriva qualcosa a fermarlo. Perché, prima o poi, qualcosa ti ferma, che tu lo voglia o no, che tu sia pronto o no. Caduto in coma, l’uomo ripercorre la sua vita, le scelte sbagliate, gli amori folli, le dipendenze affettive, i rifiuti, rivivendo in sostanza l’amore. A ripercorrere questi episodi, attraverso accenti comici, profondi, grotteschi e di riflessione esistenziale, saranno i suoi pensieri, declinati in cinque forme diverse. Passando per fasi di gioco, di confusione, di lotta, di sostegno, di giudizio e di incontro, Simon capirà che tutto quello che ha fatto, lo ha fatto per amore. Soltanto in questo momento, dopo essersi riconciliato con gli insegnamenti del padre, Simon si sentirà pronto per un passaggio superiore.
In scena gli attori Alessandro Di Marco – Barbara Bricca – Cristina Colonnetti – Antonio De Stefano – Federico Galante – Gabriele Planamente
La regia di Guido Del Vento, dinamica e visionaria, trascina lo spettatore nell’universo interiore di Simon, e quindi dell’autore stesso, in una sorta di Oz della mente, in cui si incontrano le passioni e le paure che, con ogni probabilità, fanno parte di ognuno di noi. I racconti di Di Matteo, delicati e toccanti, hanno offerto spunti per la creazione di personaggi delusi, dolenti e sfiduciati, ma allo stesso tempo pronti, attraverso un percorso di accettazione del dolore e della sofferenza, ad aprirsi a questo sentimento, a riconciliarsi con un padre forte e amorevole, che ha avuto il coraggio di seguire il suo amore.
Partners dell’evento Never Perfect, progetto artistico di Lucia Ferrara, un messaggio umano importante: evidenziare la personale percezione dell’imperfezione e fare in modo che questa non sia motivo di dolore, ma un modo per sentirsi unici, sensibili, autentici. Un inno a chi impara ad amarsi, ad accettarsi, a capirsi, a mostrarsi agli altri con le proprie debolezze e imperfezioni, a sentirsi perfettamente imperfetti, perché la bellezza è una questione d’amore.
Tra gli ospiti ad applaudire a gran voce la pièce i registi Livio Galassi e Daniele Falleri, e la giornalista Mariella Anziano, storico volto del TGR Lazio.
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